Ravello è un comune di 2.506 abitanti in provincia di Salerno, nella Costiera amalfitana. Si trova in un piccolo altopiano sovrastante Maiori e Minori e gode di una panoramica sul golfo di Salerno, che incantò Richard Wagner. Circa la metà dei suoi turisti sono inglesi e statunitensi, attratti principalmente dalle sue famose ville (come la Villa Cimbrone colla sua rinomata vista dalla Terrazza dell'infinito, apprezzata dal presidente americano J. F. Kennedy).
La cittadina ha fama turistica internazionale e assieme alla vicina Maiori è stata immortalata in varie pellicole di Roberto Rossellini del secondo dopoguerra. Ravello fu fondata nel V secolo come rifugio dalle invasioni barbariche che distrussero l'Impero Romano d'Occidente. La cittadina raggiunse il suo massimo splendore dopo il IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi e il Principato di Salerno. A seguito delle devastazioni arrecate dalle guerre (Ravello fu infatti saccheggiata e distrutta dai Pisani), a partire dal XIV secolo molti dei suoi abitanti si trasferirono a Napoli e dintorni, determinandone la decadenza durata fino alla fine del Settecento. Nella Villa Sangro, all'estrema periferia di Ravello, alloggiò il Re Vittorio Emanuele III durante la primavera del 1944, quando il governo d'Italia era insediato a Salerno.
Da vedere
• Duomo di Ravello
Il Duomo risale all'XI secolo ed è di notevole interesse. Notevole è il portale a formelle bronzee, opera di Barisano da Trani (1179). Al'interno due splendidi amboni a intarsi marmorei lo arricchiscono: a destra l'ambone del Vangelo, opera di Nicolò di Bartolomeo da Foggia,(1272), e a sinistra un altro di derivazione bizantina, donato dal secondo vescovo di Ravello. Nella cappella seicentesca è custodita l'ampolla del sangue di San Pantaleone, reliquia presente in Ravello già nel 1112. Parimenti interessante è l'annesso museo (busto di Sigilgaita Rufolo, opera di Nicolò di Bartolomeo da Foggia).
• Chiesa di Santa Maria a Gradillo
Chiesetta di impianto basilicale, con tre absidi, risalente al XII secolo.
• Chiesa di San Giovanni del Toro
Chiesa costruita nel XII secolo. Il suo pulpito è ornato di bacini persiani e risale al 1200 circa. Affreschi del'300 sono nella cripta. Tre absidi con cupole e archi intrecciati ne costituiscono la caratteristica fondamentale.
• Chiesa di San Francesco
Di costruzione gotica, ma rifatta nel XVIII secolo.
• Chiesa di Santa Chiara
La chiesa è documentata già nel XIII secolo, ma è stata rimaneggiata nel XVIII secolo.
• Chiesa dell'Annunziata
Chiesa nota soprattuto per le due caratteristiche cupolette.
• Villa Rufolo
Insieme di edifici risalenti al XIII e XIV secolo, con influssi islamici. Contiene anche un Antiquarium archeologico.
• Villa Cimbrone
Edificio eclettico, con riutilizzo di frammenti antichi. Celebre il suo Belvedere.
• Museo "Camo" del corallo
Di notevole fascino una tabacchiera del XVIII secolo incrostata di cammei.
• Santuario dei Santi Cosma e Damiano
Santuario storico, risalente al XIV Secolo.
Visitatori celebri
Richard Wagner visitò Ravello nella seconda metà del XIX secolo, traendone ispirazione per comporre alcuni suoi capolavori musicali, e le diede fama internazionale. Da allora è stata sempre considerata una meta turistica di prim'ordine, visitata specialmente dai migliori compositori del mondo, come Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini. Nel secondo dopoguerra hanno alloggiato in ville di Ravello vari artisti e letterati di livello internazionale, come lo scrittore Gore Vidal, e politici come il presidente francese François Mitterrand e quello statunitense John Fitzgerald Kennedy. Ma questa consuetudine di visitatori illustri, artisti, musicisti, attori e intellettuali data da lungo tempo ed è continuata ininterrottamente. L'elenco comprende, tra i tanti "turisti famosi": Virginia Woolf, John Maynard Keynes, André Gide, Edvard Grieg, David Herbert Lawrence, Maurits Cornelis Escher, Paul Valéry, Leopold Stokowski, Greta Garbo, Igor Strawinsky, Graham Greene, Eduardo de Filippo, Truman Capote, John Huston, Humphrey Bogart, George Sanders, Maurice Rostand, Curzio Malaparte, Winston Churchill, Ingrid Bergman, Roberto Rossellini, Emilio Vedova, Totò, Federico Fellini, Vittorio Gassman, Romy Schneider, Corrado Alvaro, Barbra Streisand, Uto Ughi, Leonard Bernstein, Giovanni Spadolini, Domenico Rea, Zubin Mehta e Peter O'Toole.